Separare congiungere spargere……

1321434768Goliarda_Sapienza
Separare congiungere
spargere all’aria
racchiudere nel pugno
trattenere
fra le labbra il sapore
dividere
i secondi dai minuti
discernere nel cadere
della sera
questa sera da ieri
da domani

Goliarda Sapienza.
Catania, 10 maggio 1924 – Gaeta, 30 agosto 1996

Dalla postfazione di Anna Toscano ad “Ancestrale”
“…la vita è fatta di separazioni, congiungimenti, spargimenti al vento per poi racchiudere, trattenere, così poco che ci sta in un pugno, e poi il trattenere qualcosa tra le labbra, qualcosa di buono, un sapore per poi ricominciare a centellinare, dividere, il tempo, e capire mentre si precipita e precipita la sera, capire e dividere una sera dall’altra, all’infinito.”


5 responses to “Separare congiungere spargere……

  • meo..... laura

    stupenda……………..

    marcello

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  • cKlimt

    Ho iniziato a leggere gli scritti di Goliarda Sapienza da poco meno di due anni e ne sono rimasto affascinato.
    “L’arte della gioia” e “Il vizio di parlare a me stessa” soprattutto mi hanno dato la misura della sua profondità.
    “Ricordare è tutto: l’etica fondamentale della vita” scrive nei suoi taccuini e pare quasi volerci svelare una dimensione epica dello scrivere e dell’avere memoria.
    Chiaro che è una figura che è rimasta finora ai margini della Letteratura ufficale per una precisa volontà dell’editoria italiana, e insieme per la sua naturale indole anarchica, che non si conciliava assolutamente con i compromessi necessari per una “carriera letteraria” dentro i sacri crismi dell’ortodossia. Era una donna e una scrittrice scomoda che invece amava restare isolata, ma fedele a se stessa e con la schiena dritta . Per questo più la leggo e più la stimo. Dispiace solo che in vita non abbia ricevuto nemmeno in parte ciò che meritava.
    Buona serata Annamaria!

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  • iraida2

    Ti ringrazio, Carlo, per questo tuo commento che aggiunge ciò che è doveroso sapere di lei!
    Anche io sono sempre più affascinata dalla vita e dall’animo di questa donna e, come te, sono colpita dalla valenza salvifica che volle attribuire alla scrittura, considerandola un vero e proprio strumento di resistenza all’ “assedio della vita”.
    Un carissimo saluto.
    Annamaria

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