Alice

P1010090
Mi son distratto più di vent’anni
e lei è cresciuta.
Non c’è più il monte fatto di sabbia
il mare è andato
a farsi un giro in terra dell’India
o chissà dove.
Mi sono perso dietro a un’informazione errata
al mondo fatto a rate, marcito su in soffitta.
Adesso mi ricordo soltanto le sue mani
la spiaggia era un giardino di pesci
e noi aggiustati, un po’ alla bell’e meglio
su asciugamani gialli.
Dev’essere successo dopo mangiato bene
dopo il bicchiere ultimo, il bianco
quello buono.
Passito, o come cazzo si chiama.
Ho perso il meglio
mancando di portarla alle giostre
ed osservarla, nella sua fissità di bambina
gioia acerba.
La presunzione delle peggiori
essere eterni.

Massimo Botturi
da: http://massimobotturi.wordpress.com/


17 responses to “Alice

Lascia un commento