Forse non è nemmeno vero
quel che a volte ti senti urlare in cuore:
che questa vita è,
dentro il tuo essere,
un nulla
e che ciò che chiamavi la luce
è un abbaglio,
l’abbaglio supremo
dei tuoi occhi malati –
e che ciò che fingevi la meta
è un sogno,
il sogno infame
della tua debolezza.
Forse la vita è davvero
quale la scopri nei giorni giovani:
un soffio eterno che cerca
di cielo in cielo
chissà che altezza.
Ma noi siamo come l’erba dei prati
che sente sopra sé passare il vento
e tutto canta nel vento
e sempre vive nel vento,
eppure non sa così crescere
da fermare quel volo supremo
né balzare su dalla terra
per annegarsi in lui.
Antonia Pozzi
Milano, 13 2 1912 – Milano, 12 1938
6 giugno 2014 at 7:31 PM
molto bella. Ciao.
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6 giugno 2014 at 8:20 PM
Bella, sì!
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6 giugno 2014 at 8:07 PM
Così terreni? Forse spesso sì.
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6 giugno 2014 at 8:36 PM
Terreni? Il poeta Montejo parla di “terredad” e cioè dello strettissimo legame che esiste tra l’uomo e la terra. La “territudine” è l’imprinting che ognuno riceve quando nasce e che gli permette di non dimenticare la continuità organica, ma soprattutto spirituale, che esiste tra il suo corpo e la terra.
Nella sua accezione positiva, siamo “terreni” con una forte vocazione all’assoluto.
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6 giugno 2014 at 9:36 PM
Molto interessante, ti ringrazio.
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6 giugno 2014 at 10:41 PM
bello “territudine”! a me piace molto anche “terrigno”. E hai ragione, è il midollo dell’assoluto, la forza corporea selvatica elementale terrigna che ci spinge a balzare verso il vento!
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6 giugno 2014 at 8:12 PM
però…certe volte…balziamo pure noi…
No?
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6 giugno 2014 at 8:56 PM
Ogni cosa su questa terra: alberi, fiumi, montagne, animali, il vento, la pioggia….hanno in se stessi un “valore assoluto”.
Sì, per tutta la vita “balziamo su dalla terra” cercando di coglierlo.
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6 giugno 2014 at 8:57 PM
e certe volte ci sembra quasi di riuscirci, no?
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6 giugno 2014 at 9:00 PM
E certo!
Specialmente quando amiamo……
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6 giugno 2014 at 10:37 PM
balzi che vogliono arrivare al sole, che vogliono spodestare l’immobilità, essere l’impossibile. poi ricadiamo, a volte ci facciamo anche male. e ricominciamo una prassi stanca. fino al prossimo vento.
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7 giugno 2014 at 12:02 am
Ti dirò, non tutti sono come l’erba. Purtroppo.
Ma la poesia dell’ ottimismo profuma vita.
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7 giugno 2014 at 6:01 am
🙂
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7 giugno 2014 at 6:12 PM
..ciò che chiamavi luce é un abbaglio…
Grazie per aver postato questa poesia della Pozzi
Buon fine settimana
.marta
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8 giugno 2014 at 11:30 am
Grazie a te!
Buona domenica, cara!
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8 giugno 2014 at 3:18 PM
Grazie 🙂
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