MANOSCRITTO TROVATO IN UN LIBRO DI JOSEPH CONRAD *
Sulle tremule terre che esalano l’estate,
il giorno è invisibile tanto è bianco. Il giorno
è una striatura crudele in una persiana,
un fulgore nelle coste e una febbre nella pianura.
Ma l’antica notte è profonda come un vaso
di acqua concava. L’acqua si apre e infinite orme,
e in oziose canoe, davanti alle stelle,
l’uomo misura il vago tempo con il sigaro.
Il fumo ombreggia di grigio le costellazioni
remote. L’immediato perde preistoria e nome.
Il mondo è alcune tenere imprecisioni.
Il fiume, il primo fiume. L’uomo, il primo uomo.
Jorge Louis Borges
Da “Luna di fronte”
Traduzione di Livio Bacchi Wilcock
* Il riferimento a Conrad si spiega con la personale predilezione di Borges per questo scrittore. E’ noto quanto il poeta argentino sia lontano da un’idea di letteratura improntata al realismo “Il Realismo è un episodio, solo un momento nella storia della letteratura…… La grande letteratura non è mai stata realista…[la letteratura] non è fatta di parole; cioè, è fatta anche di parole, ma è fatta soprattutto di immagini, di sogni…” E, per Borges, Conrad è stato dopo Cervantes, un importante artefice di costruzioni romanzesche “…tutti l’hanno dimenticato. Eppure Conrad ha salvato quello che c’è di epico nel romanzo, e gli altri non l’hanno fatto..”.
La poesia, diciamo così, è un omaggio alle immagini e alle atmosfere dei romanzi di Conrad.
Le citazioni di Borges sono tratte da un’intervista del 1977 di Arbasino al poeta argentino che, in quel periodo, si trovava in Italia.
Annamaria Sessa
6 luglio 2014 at 5:55 PM
conoscere profondamente il reale, concede il diritto ai sogni che la letteratura elabora con tanta pazienza
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6 luglio 2014 at 6:07 PM
Certamente! infatti la letteratura “interpreta” la realtà, non essendo essa stessa la realtà. Diversamente non ci sarebbe quella stupefacente polifonia di voci nella narrativa e nella poesia.
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14 luglio 2014 at 1:09 PM
Ma la realtà stessa non è forse interpretazione soggettiva? E l’interpretazione, essendo diversa per ognuno, non fa sì che la realtà in fondo non esista?
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14 luglio 2014 at 5:22 PM
Concordo pienamente!
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