Ammettiamo che tu
abbia due gambe
che ne voglia una sola
vai dal medico e gli dici
taglia quella che cresce
la sega salta in aria
il taglio non riesce.
Tanti saluti alla tua stampella.
Così infine è per l’anima
non puoi mica mandarla sulla forca
arrotolarla nella cesta della roba sporca.
Ti arrangi ficcato tra le spine
te la tieni addosso
te la piangi.
Bartolo Cattafi
Barcellona Pozzo di Gotto, 6 7 1922 – Milano 13 3 1979
da “L’aria secca del fuoco”
“Quando si tireranno le somme del libro della poesia del Novecento, a Cattafi spetterà un posto privilegiato e, ciò che più conta, ottenuto esclusivamente con le sue forze. Si vedrà che a volte vale assai di più una parola tesa all’assoluto che una fondata sul calcolo e su un’avvilente speculazione delle opportunità. Un caso unico, lo ripetiamo, e sarebbe giusto che tutti ormai lo riconoscessero” Carlo Bo
3 febbraio 2015 at 6:37 am
Si, eh?
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