Ho invocato una volta gioia senza limiti,
ho invocato una volta dolore, senza fine come lo spazio.
Davvero la modestia cresce con gli anni?
Bella, bella è la gioia, bello è anche il dolore.
Ma più bello è stare sul campo della sofferenza
con cuore placato e vedere che il sole risplende.
Karin Boye, Göteborg, 26 ottobre 1900 – 24 aprile 1941
Da GÖMDA LAND, Terre nascoste, 1924
Traduzione di Daniela Marcheschi
18 febbraio 2015 at 9:57 PM
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