IL Fulmine
Questa notte è piovuto.
Il sentiero ha odore di erba bagnata,
poi nuovamente la mano del calore
sulla nostra spalla, come
per dire che il tempo non ci porterà via niente.
Ma là
dove il campo inciampa nel mandorlo,
ecco, un animale è balzato
da ieri a oggi attraverso le foglie.
E noi ci fermiamo, al di fuori del mondo.
E io ti vengo vicino,
finisco di strapparti dal tronco annerito,
ramo, estate nel fulmine
da cui la linfa di ieri, divina ancora, scorre.
Yves Bonnefoy, Tours Francia, 24 giugno 1923
da “Ce qui fut sans lumière, Mercure de France, Paris 1987
trad. Mario Benedetti
29 aprile 2015 at 10:58 am
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