Quell’altro che abita pure in me,
forse proprietario, magari invasore o esiliato in questo corpo
estraneo oppure di entrambi,
quell’altro che temo e ignoro, felino o angelo,
quell’altro che è solo ogni volta che son solo, uccello o demonio,
quell’ombra di pietra cresciuta dentro di me e fuori di me,
eco o parola, quella voce che risponde quando mi domandano qualcosa,
il padrone del mio imbroglio, il pessimista e il malinconico e quello irragionevolmente allegro,
quell’altro pure
ti ama.
Dario Jaramillo Agudelo. Antioquia in Colombia 1947
da “Poesie d’amore” in “Dell’amore dell’oblio”
traduzione, Martha Canfield
13 Maggio 2015 at 8:40 PM
che chiusa inattesa!
Delizia!
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13 Maggio 2015 at 8:48 PM
Tutte stupende le poesie della raccolta “Poemas de amor”!
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13 Maggio 2015 at 9:36 PM
L’ha ribloggato su O LADO ESCURO DA LUA.
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13 Maggio 2015 at 10:15 PM
Eh….parole che fanno sospirare….☺️
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14 Maggio 2015 at 11:49 am
Dolcissime!!!! 🙂
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13 Maggio 2015 at 11:30 PM
bellissima poesia su un tema attuale quanto mai, quello del doppio, triplo, quadruplo ecc che abita/abitano in ciascuno di noi, rovinata a mio avviso nell’ultima frase tradotta male, non TI AMA, come uno venuto da fuori, ma MI AMA come quell’altro appunto che abita con me dentro di me……………………………….nello stesso corpo!
Date: Wed, 13 May 2015 19:38:26 +0000 To: lionel.bugatti@hotmail.it
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14 Maggio 2015 at 11:55 am
Nella lingua originaria si legge:
” ese otro,
también te ama.”
D’altra parte, nella lettura di ogni poesia, siamo liberi dell’interpretazione più vicina al nostro gusto personale.
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