(In ricordo di Emilio Piccolo 13 5 1950/ 23 7 2012)
Il tuo ricordo invecchia
e invecchio anch’io.
Da jeune fille a femme,
sento il peso di anni non miei
misto alla nostalgia dei consigli che non mi hai dato.
Parlo più lingue di allora,
ho vissuto in più paesi
-compreso il tuo preferito-
ma non credo di essermi riuscita a spiegare
più cose di te.
Ad esempio:
come stereotipi e pettegolezzi ti imbriglino
anche se hai la casa in uno zaino;
quanto anche il più insospettabile di noi
sia irresistibilmente attratto da tuttiugualisempreuguali
O perché quando si cerca un hammam,
si incappa solo in bagni turchi.
Non so se lasciarsi le albe alle spalle per rincorrere i tramonti
aiuti a mettere in pratica una qualche forma di legittima difesa emotiva,
ma so che ho un proposito per quest’anno privo delle tue profezie:
Imparare a leggere le ombre,
anche con negli occhi il sole più accecante.
Annamaria Bianco
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