Questa è la scena finale del film “Le notti di Cabiria”. Per l’intensità con cui esprime il più umano dei sentimenti: il dolore ma anche la speranza, mi fa pensare allo struggente finale di “Ladri di biciclette” dove il bambino, in lacrime, prende per mano suo padre, umiliato e piangente di vergogna. Il piccolo intuisce che tocca a lui, con la sua presenza, consolare e rassicurare il padre. Stare vicini l’uno all’altro, questa è l’unica speranza per farcela in un mondo difficile. Nel film di Fellini, poi, la colonna sonora dell’immenso Nino Rota è un capolavoro! (Annamaria Sessa)
14 giugno 2016 at 9:10 pm
Un capolavoro! Giulietta Masina una grandissima interprete!
grazie per aver postato questa meraviglia…
ciao
.marta
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14 giugno 2016 at 9:13 pm
Grazie a te. Buona serata!
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14 giugno 2016 at 10:44 pm
Tra i vecchi film italiani mi piace molto anche quest’altro: https://wwayne.wordpress.com/2014/10/22/poveri-ma-felici/. L’hai visto?
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15 giugno 2016 at 7:05 am
No non l’ho visto.
Il cinema, come ogni manifestazione creativa dell’uomo, racconta i luoghi, il tempo, la vita ma poi, come è giusto che sia, tutto cambia,nel bene e nel male: le cose, le abitudini, i modi di vivere il quotidiano. Ciò che resta sempre uguale a se stesso è il sentimento umano: la gioia, il dolore. l’amore, la paura della morte, la pietà, la solitudine……che restano eterni, oggi come nell’uomo di tremila anni fa.
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15 giugno 2016 at 3:59 pm
Riflessioni davvero acute e profonde. Se ti va, poi fammi sapere come hai trovato il film. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire è già una grande soddisfazione. Grazie per la risposta! 🙂
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15 giugno 2016 at 10:08 am
Incredibile cosa siamo stati capaci di fare.
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15 giugno 2016 at 11:36 am
Quella era un’altra Italia!
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