[…] Io aspetto
che mi giungano premonizioni
d’immortalità
ricordando la mia prima infanzia
e aspetto
che le verdi mattine ritornino
che gli stolti prati verdi della giovinezza ritornino
e aspetto
che un pizzico di arte non premeditata
smuova la mia macchina da scrivere
e aspetto di scrivere
la somma poesia indelebile
e aspetto
l’ultima protratta estasi spontanea
e aspetto in perpetuo
che gli amanti in fuga sull’Urna Greca
si raggiungano alla fine
e si abbraccino
e aspetto
in perpetuo e per sempre
un rinascimento dello stupore.
Lawrence Ferlinghetti, New York 24 marzo 1919
da “A Coney Island of mind”
traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan
E’ l’ultima parte di una di sette poesie, concepite come letture sperimentali con accompagnamento jazz. Furono incise in un reading con il Jazz Quintet di San Francisco.
26 febbraio 2017 at 9:42 pm
Buona serata Annamaria e buon inizio settimana 😊🌺😊
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26 febbraio 2017 at 10:38 pm
Grazie, Marta! Buona settimana anche a te!
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