Ti auguro la follia, il coraggio, i desideri,
l’impazienza. Ti auguro la fortuna dell’amore e
il delirio della solitudine.
Ti auguro la passione per le comete, per l’acqua e per le persone.
Ti auguro intelligenza e ingegno.
Ti auguro uno sguardo curioso, un naso dotato di memoria ,
una bocca che sorrida e imprechi con precisione divina,
gambe che non invecchino mai,
un pianto che ti restituisca il tuo equilibrio.
Ti auguro il senso del tempo che hanno le stelle,
il carattere delle formiche, il dubbio dei templi.
Ti auguro fiducia nei presagi,
nella voce dei morti,
nelle parole degli avventurieri,
nella pace degli uomini che dimenticano il loro destino,
nella forza dei tuoi ricordi
e nel futuro come promessa
di tutto ciò che ancora non ti è accaduto …
Ángeles Mastretta
Puebla (Messico) 9 ottobre 1949
da “Male d’ amore”
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