Il mondo è un cristallo in frantumi
e omini in bombetta balbettano
un delirante linguaggio contorto
residui di ciarle di numi.
Sono cotogne, attori di un’eclisse
sussiegosi guitti che si affrettano
con sotterfugi e con risse
a trafugare il salario del mare
a spogliare ogni pòlipo morto.
Angelo Maria Ripellino
(Palermo, 4 dicembre 1923 – Roma, 21 aprile 1978)
da Lo slendido violino verde