Chi ha qualche capello bianco di troppo, come me, ricorderà i 45 giri in vinile e Otis Redding, James Brown, Ray Charles, Aretha Franklin…e la meravigliosa musica soul. Dolce, calda, sensuale. Soul in inglese vuol dire “anima”
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“Soul” vuol dire “anima”
Se non puoi essere libera, sii un mistero.
CANARINO
La voce bruciata di Billie Holiday
aveva tante ombre quante luci,
un candelabro triste contro un lucido piano,
la gardenia la sua firma sotto la faccia rovinata.
(Ora sì che vai bene, batterista e basso,
cucchiaio magico, magico ago.
Prenditi la giornata se ti serve
col tuo specchio e il braccialetto di canto).
Il fatto è, l’invenzione di donne sotto assedio
è stata affinare l’amore al servizio del mito.
Se non puoi essere libera, sii un mistero.
Rita Frances Dove
Akron, 28 agosto 1952
Meravigliosamente triste
Gloomy Sunday è il titolo inglese della canzone ungherese Szomorú vasárnap composta nel 1933 dal musicista Rezsö Seress.
Siamo come un fiume
Una musica può abbattere il confine che esiste tra presente e passato e svelarci che non c’è un ieri e un oggi e un domani ma solo l’unicità di noi stessi. Siamo come un fiume…
“Ma è questo ciò che tu vuoi dire: che il fiume si trova dovunque in ogni istante, alle sorgenti e alla foce, alla cascata, al traghetto, alle rapide, nel mare, in montagna, dovunque in ogni istante, e che per lui non vi è che presente, neanche l’ombra del passato, neanche l’ombra dell’avvenire?”. “Sì, questo” disse Siddharta. “E quando l’ebbi appreso, allora considerai la mia vita, e vidi che è anch’essa un fiume…”
Siddharta H.Hesse
I’m a fool to want you
E oggi
che ho avuto più coraggio delle altre volte,
non le ho richiuse le ante.
Le ho tenute spalancate con le mani.
In fila tutti i tuoi vestiti,
non ci sono più le cravatte,
le ho tagliate a pezzi una notte
per farne un plaid patchwork
una notte, che sbattevano più del solito
i rami della tuja contro le finestre
e mi sembrò di sentire la tua voce
provenire dalla direzione dei sogni.
O forse un giorno
spudorato e impietoso
che si era svegliato presto quella mattina
a ricordarmi che non ci sei più.
Annamaria Sessa