Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo….dicendo cose insensate, stupide e care. Fino a che si accenderanno i lampioni …
Io chiederei “Ti ricordi?” ma tu non ricorderesti…
Dino Buzzati
Belluno 16 10 1906 – Milano 28 1 1972
da “Gli inviti impossibili” in “La boutique del mistero”
Sono le prime battute di uno dei racconti più belli, ed emotivamente toccanti, che io abbia mai letto. Una prosa poetica, i cui verbi declinano desideri, nient’altro che desideri, e però, irrealizzabili: sbattono miseramente contro lo strazio di una realtà incontrovertibile.