«La Rayuela (Il gioco del mondo) si gioca con un sassolino che bisogna spingere con la punta della scarpa. Ingredienti: un marciapiedi, un sassolino e un bel disegno fatto col gessetto, preferibilmente a colori. In alto sta il cielo, sotto sta la terra, è molto difficile arrivare con il sassolino al cielo, quasi sempre si fanno male i calcoli e il sassolino esce dal disegno. Poco a poco, nonostante tutto, si comincia ad acquisire la necessaria abilità per salvare le diverse caselle, (Rayuela chiocciola, Rayuela rettangolare, Rayuela fantasia, poco usata) e un giorno si impara a uscire dalla terra e a far risalire il sassolino fino al cielo, fino ad entrare nel cielo (…), il brutto è che proprio a quel punto, quando quasi nessuno ha ancora imparato a far risalire il sassolino fino al cielo, finisce di colpo l’infanzia e si casca nei romanzi, nell’angoscia da due soldi, nella speculazione di un altro cielo al quale bisogna comunque imparare ad arrivare. E siccome si è usciti dall’infanzia… ci si dimentica che per arrivare al cielo si ha bisogno di questi ingredienti, un sassolino e la punta di una scarpa».
Julio Cortázar
(Bruxelles, 26 agosto 1914 – Parigi, 12 febbraio 1984)
15 ottobre 2012 at 9:42 PM
Mi piace che la marea Cortazar dilaghi e invada le correnti sotterranee del web…
"Mi piace""Mi piace"
16 ottobre 2012 at 1:05 PM
Sto leggendo questo capolavoro e mai nessuna lettura mi ha coinvolta tanto!
"Mi piace""Mi piace"
16 ottobre 2012 at 7:30 am
non è un procedere a ritroso
è solo un ri-trovare quello che sempre c’è stato
sì
"Mi piace""Mi piace"
16 ottobre 2012 at 1:18 PM
…e avere la fortuna di riconoscerlo! perchè c’è chi, lungo tutta una vita, non imparerà mai a muovere il sassolino con la punta della scarpa. Non ha raggiunto il cielo ma non ha neanche imparato a giocare.
"Mi piace""Mi piace"
13 aprile 2017 at 5:44 PM
I have to express my love for your generosity in support of persons that need guidance on this particular issue. Your special commitment to passing the solution throughout came to be pretty sinifigcant and has truly helped girls much like me to arrive at their endeavors. Your entire important suggestions signifies much to me and far more to my peers. With thanks; from everyone of us.
"Mi piace""Mi piace"
16 ottobre 2012 at 7:41 am
Per arrivare al cielo si ha bisogno di giocare. Non si dovrebbe mai smettere…
Cortazr è un grande!
buona giornata
.marta
"Mi piace""Mi piace"
16 ottobre 2012 at 1:20 PM
E anche un grande poeta. https://iraida2.wordpress.com/2012/10/07/noi-cerchiamo-soprattutto-lincondizionato-e-troviamo-sempre-solo-cose-novalis/
Un caro saluto a te.
"Mi piace""Mi piace"
16 ottobre 2012 at 5:14 PM
Bellissima…conosco anche il poeta..ma è sempre un piacere leggere le sue poesie. Ti ringrazio.
A presto
.marta
“Il Futuro
E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure nel gesto di scegliere il menù,
o nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo” delle sotterranee,
nei libri prestati e nell’arrivederci a domani.
…..
"Mi piace""Mi piace"
16 ottobre 2012 at 10:22 am
Non so se sia lo stesso ma ricordo che le bambine giocavano “la campana”, disegnando con i gessetti le caselle da saltare poi saltellando su un pietro. La capacità ludica, la differenza tra un bambino ed un vecchio.
"Mi piace""Mi piace"
16 ottobre 2012 at 1:27 PM
Vero! ciarla, settimana….dalle mie parti si chiamava proprio così, “la campana”. Noi bambine ci giocavamo nei cortili dopo i compiti. Un gioco in cui contava la pazienza, la determinazione e l’equilibrio. Apposta era per le femminucce! 🙂
"Mi piace""Mi piace"