Itinerario di Resurrezione

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Perché  anima mia

hai deciso di abitare questo corpo che viaggia così velocemente,

privato  di meraviglia,

come un angelo maldestro  tra le lordure della vita?

Perché anima mia

 di quella pelle indossasti le  sue ferite e le sue  lacrime

e non la pazienza del padre  Giobbe?

Mi hai gettato su questa sponda di  balbuzie, di errori

di grugniti e lente  andature.

Qui la carne degli angeli si trova  nei mercati

e la gente comunica

in una lingua sconosciuta alla mia tristezza.

Perché la possibilità  di scegliere questo corpo

se  la povertà e la nostalgia  aderivano  già  alla sua pelle

e la  sconfitta come suo unico ed abituale ufficio,

per  appendere il cuore di fronte alla luce del tuo miracolo?

Non capisco questa lotta   anima mia,

semplicemente non mi allontanare  dal corpo di questa  donna

che ha il sapore di Dio tra le sue labbra

e tende  i fili della mia pelle

ai confini  di ogni infanzia

dove si parla la lingua prima di Babele.

 

Federico Díaz-Granados,  Bogotá (Colombia) 1974

da “Album degli addii” antologia

traduzione mia


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